In effetti il viaggio, come scritto sopra, partiva proprio come una raccolta di emozioni giapponesi: oltre quindi a questa danza, siamo stati invitati ad assistere ad una rappresentazione “privata” di teatro noh, grazie all’incontro fortuito durante una traversata per mare con una insegnante di letteratura giapponese; abbiamo partecipato all’Earth Celebration 2015, sull’isola di Sado – uno spettacolo di percussioni oramai famoso in tutto il mondo in particolare per i giganteschi tamburi chiamati Kodo ma quest’anno con tema l’Indonesia e quindi un tripudio di campanellini, gamelan (il tipico strumento simile ad uno xilofono) e tamburelli in accompagnamento ai Kodo – veramente suggestivo, al tramonto in cima ad una collina della splendida isola, ricca fra l’altro di visite molto, molto interessanti. Nel giro erano poi presenti moltissime piccole cittadine del Giappone “rurale”, dove come occidentali abbiamo suscitato non poco interesse e dove abbiamo spesso passeggiato fra case antiche ed atmosfere da film dei samurai senza incontrare anima viva, ma anche quartieri meno noti in tante grandi città, come ad esempio un fantastico tempio alla periferia di Tokyo, dalle pareti interamente ricoperte di pannelli di legno scolpiti con storie di parabole buddhiste – forse i muri “più suggestivi” al mondo!

Anche l’arte ha avuto la sua parte, con alcune tappe come l’isola-museo di Naoshima, dove un grande architetto come Tadao Ando ha creato edifici spettacolari fatti di cemento armato su cui fioriscono tagli e spaccature a creare volumi assolutamente imprevedibili e dove moltissimi artisti moderni e contemporanei hanno disseminato opere ed installazioni di ogni genere – in particolarissimi musei ma anche all’aria aperta. Oppure la vicina Teshima, dove una misteriosa goccia di cemento di color bianco abbraccia i visitatori in un’emozione difficile da spiegare a parole … ed ancora il Pola Museum of Art, nella natura predominante della regione di Hakone, assai turistica e conosciuta, ma … ricca di tesori pochissimo frequentati! Insomma, una volta di più spero e credo di aver condiviso con chi ha viaggiato con me le moltissime sfaccettature del Giappone, paese oramai assai lanciato sul mercato turistico, ma… che è sicuramente è  molto di più di quanto non si possa normalmente pensare!