L'isola di Kangaroo

Si riparte! La prossima meta si trova ancora più a Sud e lasciata Port Augusta senza particolari emozioni entriamo in Adelaide. Seconda colazione in un giardino botanico con piante tropicali, quattro passi nella Main Road e ci avviciniamo a Port Jarvis, l’imbarcadero da dove “imbarcata” la nostra fedele Land Cruiser raggiungiamo l’isola di Kangaroo dedicata agli animali che abbiamo sempre sognato di osservare. Ed infatti l’impatto iniziale con otarie e leoni marini pacificamente spiaggiati ci apre un mondo dove la fauna australiana viene fortemente rappresentata. Passiamo due giorni tra canguri, grandi, piccoli, bruni e chiari (alcuni bianchi), koala inalberati ad altezze improponibili in cerca delle foglie di eucalipto più’ gustose, varani e grandi istrici che come attività principale si esercitano ad attraversare strade che, anche se con poco traffico, comportano grandi rischi. E devo ammettere che il 90% di queste non raggiungono l’altro lato della strada. MAH. Ma non vengono avvisate dall’istinto?

Adelaide di ritorno e quindi a Sydney in volo. Tre giorni finalmente senza auto, camminando tra le baie, i Rocks, attraversando il Sydney Bridge o per un tuffo a Bondi beach. Una giornata dedicata ad un altro polmone verde: le Blue Mountains ricche di una vegetazione così fitta che percorrendone a piedi i numerosi sentieri non si ha la possibilità di vedere il cielo per chilometri, ma solo un tappeto sospeso di colore verde.
Che dire di più? Dobbiamo vederci ancora per un secondo viaggio nella terra dei canguri. Con Richfield, ma anche con tanta libertà per assaporare il sapore di una terra forte, incolta, anche ostile, ma dal fascino così intrigante che entusiasma chiunque ami il verbo VIAGGIARE.